Anche il tuo farmacista può aiutarti con l’allattamento?

Cari Mamme e Papà,

Il dott. Paolo Accorsi, la dott.ssa Silvana Casale di Federfarma Modena, il pediatra dott. Andrea Bergomi, l'ostetrica dott.ssa Chiara Chittoni, la farmacista dott.ssa Silvia Lodi alla serata di presentazione del progetto.

Il dott. Paolo Accorsi, la dott.ssa Silvana Casale di Federfarma Modena, il pediatra dott. Andrea Bergomi, l’ostetrica dott.ssa Chiara Chittoni, la farmacista dott.ssa Silvia Lodi alla serata di presentazione del progetto.

a breve ricominceranno le attività della nostra associazione (tra poco pubblicheremo il nuovo volantino).

Cogliamo l’occasione per informarvi su un progetto che si è svolto negli ultimi mesi nella nostra provincia e che ha visto come protagonisti i farmacisti.

Il farmacista è un punto di riferimento per chiunque: anche a chi è “sano come un pesce” infatti capita ogni tanto di dover andare in farmacia; al farmacista ci si rivolge per chiedere consiglio quando si tratta di piccoli disturbi o quando non riusciamo a contattare il medico.

Ecco che anche la mamma che torna a casa dall’ospedale con il suo piccolino (e senza il famoso “libretto delle istruzioni”) può trovarsi alle 10 della sera col pupo che piange e essere presa dal panico: il primo pensiero è “non ho latte, piange di fame”, ma chi chiamare a quest’ora?? Correre al pronto soccorso sembra una soluzione un po’ esagerata, invece mandare il papà nella farmacia di turno suona meglio e già ci sentiamo un po’ più tranquille.

Ma il farmacista, poi, quanto “ne sa” di allattamento?

Rifilerà un bel barattolo di latte artificiale “che tanto, male non fa” (ne siamo poi sicuri?), darà integratori miracolosi (esistono davvero?), consiglierà alla mamma di attaccarsi anima e tetta ad un tiralatte (ma come, non è indispensabile?) oppure sarà in grado di tranquillizzare e sostenere la mamma (e il papà!) dandole le indicazioni giuste, e mettendola eventualmente in contatto con chi può aiutarla a risolvere i suoi dubbi e i problemi eventualmente presenti?

Ovviamente la risposta è: dipende!

Fino a qualche tempo fa, prima che un farmacista veronese e l’associazione Il Melograno – Centri Informazione Maternità e Nascita – ideassero il progetto Farmacia Amica dell’Allattamento (www.progettofaam.org), l’interesse e il livello di informazione/formazione del/della singolo/a farmacista per l’argomento dipendevano quasi esclusivamente dalla sua esperienza personale (di madre o di padre). Poi, su impulso di questo progetto, hanno iniziato a diffondersi corsi di formazione rivolti ai farmacisti, interessati all’argomento perché spinti dalla volontà di accreditare come “FAAM” le loro farmacie per meglio rispondere alle esigenze dei propri utenti.

Nella nostra regione c’è per ora una sola FAAM accreditata, ed è nella nostra provincia: la Farmacia Comunale Carlo Urbani di Castelnuovo Rangone. Attenzione perché esistono iniziative dal nome simile ma dalle finalità ben diverse: un esempio su tutti le “Farmacie Amiche” (di chi, lo si capisce dagli sponsor commerciali) legate ai succhietti MAM, azienda che fa leva sulla paura della SIDS per promuovere i propri ciucci come “salvavita”. [Se avete interesse, potete leggere qui una nota su cosa caratterizza una vera FAAM, e qui un documento di IBFAN Italia sui ciucci MAM].

Tuttavia, grazie all’impulso iniziale di Silvia Lodi, una farmacista di Soliera che ha creduto nell’allattamento prima come professionista e poi come mamma, Federfarma Modena ha attuato nei mesi scorsi il progetto “La farmacia e i farmacisti a sostegno dell’allattamento materno per la salute di madri e bambini” (una serata introduttiva e 3 corsi di formazione nei distretti di Carpi, Modena e Pavullo), nel quale anche il GAAM ha avuto una piccola collaborazione.

Come GAAM ringraziamo Federfarma perché ha gestito questo progetto nel rispetto del Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, con grande motivazione e professionalità, arricchendo il nostro territorio di professionisti della salute ora formati a sostenere le mamme nella loro scelta di allattare.

A questo punto noi lanciamo la palla a voi mamme: chiedete ai vostri farmacisti se hanno fatto il corso, lodateli se l’hanno fatto ed esortateli a formarsi se non l’hanno fatto, ringraziateli per ogni buon consiglio o invio a persona competente che vi fanno, incoraggiateli a proseguire questo cammino verso una piena promozione, protezione e sostegno dell’allattamento.
Noi clienti abbiamo sempre ragione, no? 😉

La prima Farmacia Amica dell’Allattamento Materno in Emilia!

Sabato 11 giugno alle ore 10.00 la Farmacia Comunale “Carlo Urbani” di Castelnuovo Rangone verrà accreditata FAAM, Farmacia Amica dell’Allattamento Materno.
È la prima in Emilia Romagna, e speriamo che il suo esempio sia di stimolo ad altre farmacie, comunali o private, ad entrare a far parte della “catena calda” del sostegno alle mamme. Complimenti alle farmaciste di Castelnuovo!

Il comunicato stampa del Comune:

Castelnuovo, la Farmacia Comunale diventa
“Amica dell’Allattamento Materno”

A partire da sabato 11 giugno, la Farmacia Comunale “Carlo Urbani” di Castelnuovo diventerà (e sarà la prima in Emilia-Romagna) “Amica dell’Allattamento Materno”.

E’ giunto a conclusione, infatti, il processo di accreditamento che ha portato la Farmacia castelnovese ad aderire al protocollo (ideato dall’Associazione “Il Melograno”) e costituito da indicazioni che affidano ai farmacisti un ruolo importante nella tutela e nel sostegno dell’allattamento materno. Il progetto delle Farmacie Amiche dell’Allattamento Materno (FAAM), una novità a livello europeo, ha ricevuto il patrocinio dell’Unicef.

La Farmacia che aderisce al protocollo si allinea a ciò che l’O.M.S. ribadisce: il latte materno è l’alimento specie-specifico per nutrire i bambini e le madri vanno sostenute ad allattare al seno in modo esclusivo fino ai sei mesi di vita del bambino, continuando anche dopo l’introduzione di alimenti complementari.

La mamma, i neo genitori, per i quali la farmacia rappresenta un punto di riferimento per la consulenza sulla salute del bambino, sono quindi sostenuti anche in questa pratica di salute.

In questo senso, la Farmacia Comunale “Carlo Urbani” di Castelnuovo, già da tempo ha formato i propri farmacisti, secondo gli standard proposti per gli operatori sanitari dall’O.M.S/Unicef ed ha allestito un piccolo spazio nel quale la mamma che desidera allattare può trovare un luogo di accoglienza, con personale pronto a fornire consigli e, se necessario, la possibilità di contattare un’ostetrica.

Con l’adesione al protocollo delle FAAM, la Farmacia Comunale di Castelnuovo si impegna anche a privilegiare l’immagine della madre che allatta al seno, per contribuire alla promozione delle buone abitudini alimentari.

I prodotti industriali (ad esempio il latte in polvere) non si troveranno più sugli scaffali di libero servizio, ma saranno collocati dietro al banco, in una posizione non visibile al pubblico e saranno consegnati solo su richiesta.

L’adesione al Protocollo comporta anche un impegno forte di carattere “promozionale”: la cultura dell’allattamento sarà veicolata anche attraverso le immagini che “vestono” l’ambiente e la Farmacia si attiverà sul territorio e nella comunità per iniziative e progetti in rete con altri attori sociali che tutelano l’allattamento materno.

Sabato 11 giugno, con una breve cerimonia dalle 10 in poi, sarà formalizzata l’adesione della Farmacia al protocollo. All’incontro, cui seguirà un breve rinfresco, parteciperanno gli assessori all’Economia e ai Servizi Sociali Davide Fava e Federica Callegari, Valentina Solfrini, medico, responsabile dipartimento Cure primarie del Distretto Sanitario di Vignola, una rappresentanza dell’Associazione “Il Melograno”, le volontarie dell’Associazione “La Via Lattea”, dal 2005 impegnata nella promozione della cultura dell’allattamento materno sul territorio dell’Unione Terre di Castelli.

Dopo i saluti degli ospiti, seguirà un rinfresco. Per informazioni, Urp comunale: 059-534810

Il Ministero della Salute contro gli articoli che svalutano l’allattamento al seno

Riportiamo il Comunicato Stampa del 05/03/2010, n.64 (il file di testo è scaricabile da questa pagina) del Comitato Nazionale Multisettoriale per l’allattamento materno del Ministero della Salute in risposta ad articoli altamente disinformativi come ad esempio “Allattare al seno, fine di un mito” pubblicato su La Repubblica di Torino il 5 marzo 2010.

Comunicato n. 64 del 5 marzo 2010 UFFICIO STAMPA

ALLATTAMENTO AL SENO: PRECISAZIONI DEL COMITATO NAZIONALE MULTISETTORIALE PER L’ALLATTAMENTO MATERNO DEL MINISTERO DELLA SALUTE

Con riferimento alla frequente diffusione di notizie e articoli che hanno l’effetto di svalutare l’allattamento al seno, il Comitato intende ribadire alcuni principi di carattere generale.

I benefici relativi a questa pratica naturale sono conosciuti, studiati e supportati da evidenze molto solide. Tali benefici riconosciuti  sono già numerosi ma, molti altri probabilmente, rimangono inesplorati.

L’allattamento al seno esclusivo non è tanto il “metodo ideale”  bensì “la norma e il modello di riferimento  rispetto al quale tutti i metodi alternativi di alimentazione devono essere misurati in termini di crescita, salute, sviluppo, e qualsiasi altro esito a breve o lungo termine” (UE)

Vale la pena di ricordare che l’allattamento al seno esclusivo per i primi sei mesi assicura una crescita, uno sviluppo ed una salute ottimali. Dopo quest’età, l’allattamento al seno, con l’aggiunta di alimenti complementari appropriati, continua a contribuire alla crescita, allo sviluppo ed alla salute del lattante e del bambino.

Una particolare attenzione deve essere volta a considerare che notizie fuorvianti o interpretazioni non puntuali e/o parziali di articoli scientifici possono condizionare i comportamenti fino a provocare la cessazione precoce dell’allattamento al seno con possibili ripercussioni sociali, economiche e di salute per le donne, i bambini e la comunità. Per quanto sopra riportato, il Comitato intende prendere le distanze da ogni tentativo di delegittimare  l’allattamento al seno e auspica una particolare attenzione da parte di tutti gli organi di informazione al fine di evitare di influenzare negativamente, sia con testi che con immagini,  uno dei principali determinanti della salute umana.

Ufficio Stampa del Ministero della  Salute
Dirigente:  D.ssa Annunziatella Gasparini
Tel.:06/59945289-5397 mail:ufficiostampa@sanita.it
Lungotevere Ripa,1- 00153 Roma

Segnaliamo anche il commento della Farmacia Pozzi, Farmacia Amica dell’Allattamento Materno (FAAM).

Farmacie Amiche dell’Allattamento Materno

Ideato da Il Melograno e sperimentato a lungo da un farmacista veronese, il progetto Farmacia Amica dell’Allattamento materno si avvale di un protocollo costituito da indicazioni che affidano ai farmacisti un ruolo importante nella tutela e nel sostegno dell’allattamento materno.
La Farmacia che aderisce al protocollo si allinea a ciò che l’O.M.S. ribadisce: il latte materno è l’alimento specie-specifico per nutrire i bambini e le madri vanno sostenute ad allattare al seno in modo esclusivo fino ai sei mesi di vita del bambino continuando anche dopo l’introduzione di alimenti complementari.
La mamma, i neo genitori, per i quali la farmacia rappresenta un punto di riferimento per la consulenza sulla salute del bambino, sono qui sostenuti anche in questa pratica di salute.
L’iniziativa è così articolata:

  • Formazione dei farmacisti secondo gli standard proposti per gli operatori sanitari dall’O.M.S/Unicef.
  • Allestimento nelle farmacie di un piccolo spazio nel quale la mamma che desidera allattare potrà trovare un luogo di accoglienza.
  • Adeguamento degli spazi espositivi al Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, elaborato dall’OMS e dall’UNICEF e approvato nel 1981 dall’Assemblea Mondiale della Sanità e dalle più importanti compagnie produttrici di alimenti per l’infanzia. Il Codice è stato studiato per proteggere le madri e l’allattamento dal marketing aggressivo degli alimenti industriali per bambini.
  • Promozione della cultura dell’allattamento, veicolata anche attraverso le immagini che “vestono” l’ambiente Farmacia.
  • Attivazione sul territorio e nella comunità iniziative e progetti in rete con altri attori sociali che tutelano l’allattamento materno.

LA FARMACIA “AMICA DELL’ALLATTAMENTO MATERNO” PUÒ ESSERE UNO DEGLI ANELLI DELLA “CATENA CALDA” DI SOSTEGNO ALLE MADRI

Non sarebbe bello che anche a Carpi si diffondesse questo tipo di cultura?

Riferimenti: http://progettofaam.org/