Lascia la tua esperienza: cosa ti ha sostenuta nell’allattare il tuo/a bambino/a?

cultura_proCarissime Mamme,

abbiamo pensato di presentare qui i due cartelloni che avevamo preparato per il flash-mob di sabato scorso, perché vorremmo raccogliere almeno virtualmente le vostre esperienze con l’allattamento. Vi chiediamo quindi di lasciare nei commenti una frase, una storia, un vissuto vostro, specificando anche qual è l’età del vostro bambino. Infatti possono lasciare un commento non solo le neomamme, ma anche chi non allatta più perché ha bimbi già grandi, o (commentando anche lo spazio sugli ostacoli) le mamme che avrebbero voluto allattare o allattare di più ma che hanno, appunto, incontrato degli ostacoli sulla loro strada.

Lasciate i vostri commenti e passate parola!

11 thoughts on “Lascia la tua esperienza: cosa ti ha sostenuta nell’allattare il tuo/a bambino/a?

  1. Rompo il ghiaccio… nel cartellone c’è il foglio giallo che dice: “Dopo l’anno tutti mi dicevano di smettere di allattare Alessandro, ma io sentivo che per noi non era ancora il momento di smettere. Ho trovato sostegno frequentando gli incontri del GAAM e vedendo altre mamme con bimbi “grandi” che allattavano, serenamente, bimbi altrettanto sereni”
    Annalisa, mamma di Alle, 2002

  2. Ciao modo chiamo Valeria 29 anni di parma mamma di Andrea 17 mesi, la nostra è una bella storia di allattamento che prosegue ancora piacevolmente; premetto che per noi avevamo scelto il parto in casa che purtroppo non è potuto avvenire a causa della rottura prematura delle membrane a 36+5 è quindi avvenuto in ospedale con 10 ore di travaglio e che ha portato la nascita di un bel bambino di 3kg! fin qui tutto a posto se non fosse successa la ritenzione della placenta che ha portato dapprima ad un seconda mento manuale,ad una successiva emorragia post partum e ad una embolizzazione delle arterie uterine tradotto sono riuscita ad attaccare al seno mio figlio circa 18 ore dopo il parto, poi subentrarono 25 lunghi giorni di febbre dovuti ad un endometrite bruttissima che tuttora purtroppo ha lasciato i segni anzi le cicatrici…con un susseguirsi di antibiotici che non miglioravano la situazione ma io alla ttavo lo stesso il mio bambino nonostante non mi venne mai la montata causa antibiotici e placenta ritenuta tiravo il latte per aumentare la produzione ma lui chiedeva sempre di più alla fine all undicesimo giorno subentrò l’ aggiunta di latte artificiale perché la febbre e i farmaci mi stavano remando contro…poi venne il giorno che il mio bimbo fu dimesso a cada con la nonna e il papà e io dovetti andare in un altro reparto per curare la mia setticemia ormai dovetti smettere di allattarlo perche avrei fatto per 15giorni un antibiotico nocivo a lui e quindi nonostante stessi da cani perché era sopraggiunta anche un epatite da farmaci soprattutto da paracetamolo continuavo a tirarmi il latte 4 volte al giorno e lo butta o per mantenere la produzione in previsione di una rilattazione perché credetemi era l’ unico spiraglio di luce che vedevo in quel tunnel oscuro…poi io venni dimessa il 2 giugno e il 4 giugno riattaccai di nuovo mio figlio che nel frattempo mangiava 180 GR di latte artificiale ogni 3 ore…fu un dramma perché non avevo quella abnorme quantità di latte e quindi era una continua aggiunta su aggiunta, lo attacca o per un ora o anche più e poi aveva ancora fame e insomma dopo aver rischiato l’ esaurimento e grazie all appoggio morale del mio fantastico compagno che ci teneva quanto me che suo figlio crescesse sano, a mia madre santa donna e ad un ostetrica del consultorio che non mi ha mai mostrato le sue perplessità ma che ha sempre creduto in noi il 17 giugno a quasi 2 mesi dalla sua nascita Andrea veniva allattato esclusivamente al seno davanti allo stupore di tutti…avevamo vinto!c eravamo ripresi quello che il fato o il destino ci voleva negare! La nostra è una bella storia fatta di speranze, volontà, determinazione e soprattutto conoscenza dell argomento e adesso posso proprio dire che TUTTE LE MAMME HANNO IL LATTE….ma non tutte ci credono fino in fondo vuoi perche c è disinformazione vuoi perché ci sono troppi condizionamenti mediatici e culturali vuoi perché non cercano aiuto e non lo ricevono vuoi perché non hanno avuto dei complici in questo caso il mio compagno Nicolas è stato un grande! Spero che la mia storia sia di aiuto a chi ha degli inizi…particolari…saluti valeria

    • Il mio primo bimbo (2004) l’ho allattato fino a 13 mesi, anche grazie agli incontri del GAAM.
      La mia piccolina compirà 1 anno il 31 ottobre e ancora prende il mio latte alla grande. Fino a 10 mesi non ha mangiato nient’altro ed è sempre stata in salute e pimpante, alla faccia di chi dice che dopo un po’ il latte di mamma non è più nutriente…
      Con lei però l’inizio è stato più duro: potevo allattare solo con un seno e si stavano formando delle ragadi.
      Fortunatamente ho trovato Giuliana, ostetrica, validissima consulente presso il consultorio di Carpi. Credo proprio che senza i suoi consigli non sarei riuscita a superare le prime due settimane.
      Inoltre è stato importantissimo il sostegno di mio marito che mi ha affiancato anche nei periodi di maggior sconforto, dicendomi che io ero più forte di tutto e che ce l’avrei fatta!

  3. ciao! Io mi chiamo Chiara e sono di Soliera, la mia bimba ha sei mesi e si chiama Lucia. Ho partecipato ad un incontro del GAAM quando ero incinta e mi è servito molto. In quell’incontro ho potuto scoprire anche dei libri. Ho letto tanto, tanto, tanto perchè delle opinioni di amici e parenti mi fidavo poco ;). Ho appena preso “Allattare e lavorare si può” perchè vorrei continuare ad allattare mia figlia a lungo. Vorrei solo dire che quando sono tornata a casa dall’ospedale è stato davvero drammatico per fortuna ho un pediatra che sostiene l’allattamento al seno, al consultorio di Carpi sono molto brave e il mio compagno mi è stato sempre vicino. Secondo me molte donne abbandonano l’allattamento al seno perchè vieni lasciata sola proprio nel momento più difficile cioè quando torni a casa. Le persone intorno a te vedono che il tuo bimbo piange tanto, non dorme e vuole sempre stare attaccato e ti insinuano il dubbio, ti dicono che forse non hai abbastanza latte. Scrivo questo con un po’ di rabbia, perchè non è giusto.

  4. Sono Silvia, mamma di Simone farà un anno il 1 dicembre. La cosa più importante é avere vicino persone che ti sostengono …devo un grazie speciale a mio marito Stefano che mi ha sempre incoraggiato, a mia sorella Serena e a mia nipote Giulia allattata oltre i due anni, a una amica speciale e “consulente Gaam” Errica che ho chiamato ad ogni ora per essere rassicurata (e continuo a farlo), a Giuliana del consultorio, a mia suocera che mi ha permesso di tornare al lavoro occupandosi di mio figlio in modo superlativo (si emoziona ancora oggi quando lo allatto).
    Anche la mia partenza é stata molto difficile ….bimbo vorace che si attaccava bene ma pativo tanto dolore (e dire che io ho una soglia alta). A causa della ventosa che hanno usato per farlo nascere stringeva fortissimo la mandibola. L’osteopata ha fatto un miracolo e da quel giorno una parte di problemi si sono risolti…poi il mal di schiena, a letto per tre giorni per poi scoprire che il brufen si puo prendere in allattamento. Poi la candida al seno .. Dolorosissima… I primi quattro mesi sono trascorsi con dolore, i successivi a tirarmi il latte per poter lavorare.
    Si sopporta tutto ciò solo per amore, un amore immenso, indescrivibile.
    Sono felice di potergli dare il meglio di me, compreso il mio latte. I dubbi ci sono, ogni giorno, ma ogni volta mi dico “vedi dovevi solo fidarti di lui, basta lasciarlo fare”… questa forse é la cosa più difficile per me!

  5. Buongiorno, mi chiamo Simona e ho due bimbi Gianmatteo di 2 anni ed Elia 5 mesi. Per me l allattamento è sempre stato molto importante perché credo sia la base per far crescere bimbi sani e felici. Ho allattato il mio primo figlio fino ad 11 mesi (quando ne aveva due ho avuto una mastite che ho dovuto curare con antibiotici ma ho continuato ad allattare senza demordere!), quasi esclusivamente perché non mangiava nient’altro. Molte persone compresa mia madre erano convinte dovessi smettere prima perché Gianmatteo non cresceva di peso – ma nemmeno calava!- e prendeva il seno ogni 2 ore. Io ho continuato felice di farlo e nonostante la fatica perché avevo latte e perché il seno per noi era anche una bellissima coccola che ci facevamo. Poi sono rimasta incinta di Elia ed ero molto stanca, dormivamo poco e mi sono fatta convincere che il latte non bastava più perché doveva andare a nutrire Elia nella mia pancia… Forse con il senno di poi continuerei ad allattare perché togliere il seno a Gianmatteo quando ancora ne voleva è stato molto doloroso. Adesso sto allattando Elia ogni volta che ne vuole, senza guardare mai quanto tempo è passato dall ultima poppata e spero di continuare finché lui vorrà. Nei momenti difficili e di fatica mi ripeto che allattare è un dono per i bimbi e le mamme e che questo periodo non tornerà. Quindi forza mamme! Non demordere e fatevi aiutare se avete bisogno, il gaam e il consultorio di Carpi hanno persone molto valide on questo!

  6. ciao ho allattato la mia prima bimba 13 anni fa perché ho pensato che la natura non puo’ rendere nessun uomo schiavo di ciucci, biberon o prodotti da farmacia (come farebbero altrimenti le mamme africane !? )quindi ho chiesto di attaccarla il prima possibile , e dopo un giorno che lo facevo ho ricevuto alcuni piccoli e importanti consigli su cosa non fare da una puericultrice di mirandola !!!!,sulla posizione migliore ,sul tempo ecc.ecc., nessuno dei miei famigliari mi ha ostacolato o creato paure (la prima notte a casa non avevo neanche latte in polvere di scorta !) ,ho letto qualche articolo in gravidanza e poi ho cercato di ascoltare la mia piccolina per 17 mesi !!
    poi la 2′ bimba per 19 mesi e l’ultimo arrivato ne ha approfittato per 24 mesi .Ciao Sonja

  7. Emma e’ nata con taglio cesareo e dopo 3 giorni di ospedale sono tornata a casa con le ragadi al seno. Che bell’inizio!se sono riuscita comunque ad allattare lo devo alle volontarie del gaam che il 15 d agosto sono venute a casa a consigliarmi come attaccare bene la bimba, lo devo a mia madre che fin dall inizio ha fatto il tifo x me, rassicurandomi rincuorandomi dicendomi continuamente dai c’è la
    Fai! Dai non mollare! E importante! E credo che sia la cosa più utile avere qlc che ti stimola e gratifica! E poi infine grazie lo devo dire anche a me che non ho mollato e ho tenuto duro, perché per me allattare non e facile, tutti ti giudicano tutti hanno un consiglio da darti, tutti hanno taaaaaanta esperienza da permettersi di parlare. Quindi grazie anche a me che ho ascoltato solo la mia testa.

  8. sono mamma di bimbi ormai grandi (specialmente il primo: 14 anni). la cosa che più mi ha sostenuta nell allattamento è stata la mia determinazione. credo che il sostegno sia importantissimo, ma che la determinazione sia fondamentale affinché le corrette informazioni trovino terreno fertile.

  9. Mi sono decisa a scrivere dopo aver letto il post di Simona, mamma di Gianmatteo e Elia. Anche io mi chiamo Simona, e ho avuto due bimbi in rapida sequenza (quando la prima aveva nove mesi ho iniziato la seconda gravidanza). La prima figlia è stata allattata senza problemi e con molta soddisfazione, anche se al nido, che lei ha iniziato a frequentare a 5 mesi e mezzo, mi dicevano: “vuole ciucciare sempre, non mangia nulla” e mi mostravano i succhiotti che avevano sugli avambracci…Ma io ero convinta, essendo stata MOOOLTO sostenuta. Quando mi sono accorta di essere di nuovo in attesa ho continuato l’allattamento, cercando di capire cosa sarebbe successo in prossimità del parto. Qualcuno mi aveva detto che arrivata ad un certo punto della gravidanza il latte avrebbe cambiato sapore e la bimba si sarebbe staccata da sola. Ma niente, a 8 mesi di gravidanza lei ancora ciucciava allegramente. Poi un contadino mi ha detto: “io alla mucca gravida il vitello lo stacco altrimenti si ammala il feto”. Di fronte a tanta sapienza ho staccato (con pianti e lacrime suoi e miei) la bimba dalla tetta. Risultato: nasce il fratellino, ciuccia senza problemi, e la grande ci guarda. Due mesi dopo, il giorno di Natale (non lo dimenticherò più) mia figlia è sulle mie ginocchia, si gira, mi tira su la maglia e si riattacca al seno, ciucciando BEATAMENTE. Da allora ha continuato a dare una ciucciatina ogni giorno, finchè, verso i due anni ha smesso di chiedere. Anche io ho pensato: ma che scema sono stata a staccarla! Però si vede che anche la volontà dei bimbi è tanta, basta dare loro spazio e ascolto.

  10. Ciao a tutte sono Mara e sono la mamma di Arianna una splendida bimba di 5 mesi. Ho sempre creduto nell’allattamento materno e dopo tutte le peripezie ci sono riuscita e sto continuando felicemente. Fin dalla prima settimana ho inziato con le ragadi..per poi continuare con diverse mastiti (una al mese fino al 4 mese..) con conseguenti clicli di antibiotici..come se nn bastasse mi è anche venuto un ascesso in un seno e mi è stato siringato più volte..nonostante tutto ho continuato ad allattare sopratutto grazie a mio marito per il sostegno morale (mi ha sempre portato in giro e incitato a tenere botta) a giuliana e mara del consultorio di carpi, al gaam e al consultorio di bomporto..all’ inizio piangevo al pensiero di attaccarla, ora piango al pensiero di quando si stacchera’ da me!

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